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8.03 – 6.04.2007

PIERLUIGI CALIGNANO – L-Ray

a cura di Marco Meneguzzo

Con L-Ray Pierluigi Calignano dà il via a un ciclo di lavori completamente nuovo.
L-Ray sta per “Raggio (Ray) Lisergico”, con un evidente richiamo alla droga degli Hippies anni sessanta: in realtà si tratta dell’eccitazione fantastica che l’artista ricava dalla sua arte (“in fondo, una droga dei poveri…” dice Calignano), e che lo spinge ad avventure e a prove sempre nuove.
In questo caso, il riferimento alle sensazioni percettive date (supposte) dall’LSD, trovano una loro qualche analogia con le opere che l’artista ha realizzato espressamente per questa mostra. Si tratta infatti di cinque grandi sculture lignee, la cui forma è sottolineata e ricavata da vere e proprie “luminarie” artigianali, di quelle che si trovano nelle feste popolari del Sud Italia, e dotate di più di tremila lampadine accese; queste sculture, di forma genericamente circolare, sono poi accompagnate da centocinquanta opere su carta, ottenute con la tecnica del ”monotipo”, e ricavate da un gesto volitivo – la stesura dell’inchiostro su una parte del foglio, poi piegata – e da un processo casuale nella distribuzione degli smalti colorati durante la piegatura della carta, necessari per “stampare” il monotipo.
L’aspetto ossessivo, iperdecorativo, ravvicinato, abbagliante si moltiplica così, sino a confondere la percezione delle misure, e a far perdere i punti di riferimento degli spazi: è la potenza del “raggio L”, che poi non è che la metafora dell’arte.

PIERLUIGI CALIGNANO è nato a Gallipoli (Lecce) nel 1971. Vive e lavora a Milano.
Principali mostre personali: 2005 – Verde a pois (con D. Petitgand), Chiostro del Palazzo delle Stelline, Centre culturel Français de Milan, Milano, a cura di C. Burrus . 2004 – Pierluigi Calignano, Carbone.to, Torino, a cura di M. Senaldi. 2003 – 80.000, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, a cura di R. Gavarro . 2002 – Ci sono sogni che preferirei non ricordare, Viafarini, Milano, a cura di R. Pinto ; Stretti stretti, Perugi Arte Contemporanea, Padova, a cura di L. Garbarino. 1998 – L’invasione delle mono-cose, Galleria Salvatore + Caroline Ala, Milano, a cura di L. Parmesani; Creature antiurto, Galleria Placentia Arte, Piacenza.
Principali mostre collettive : 2006/07- La Giovine Italia, La Fabbrica, Gambettola (FC) / Pinacoteca Nazionale, Bologna. 2005 – La Scultura Italiana del XX secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, progetto di Arnaldo Pomodoro, a cura di M. Meneguzzo; Z.A.T. Zone Artistiche Temporanee, Centro urbano di Gallarate / Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate (MI), a cura di A. Abruzzese, M. Meneguzzo, R. Pinto, M. Bianchi Guenzani, E. Zanella, G. Zanella. 2003 – Tirana Biennale 2, Tirana, Albania, nella sezione curata da M. Robecchi; Cover Theory, Officina della Luce – ex Centrale Emilia, Piacenza, a cura di M. Senaldi. 2002 – Assab One, La generazione emergente dell’arte Italiana, ex Stabilimento GEA, Milano, a cura di L. Garbarino e R. Pinto. 2000 – Futurama, Arte in Italia 2000, Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci”, Prato, a cura di B. Corà, R. Gavarro, M. Meneguzzo.

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