17.09 – 13.11.2010
FANTASILANDIA
a cura di Julie Kogler
La galleria di Antonio Colombo presenta per la prima volta a Milano alcuni tra i più effervescenti artisti della nuova scena pop contemporanea mondiale: i maestri del Pop Surrealismo americano Gary Baseman, Tim Biskup e Eric White, i fuoriclasse del Low Brow come Anthony Ausgang, Gary Taxali e Heiko Müller, il pittore Nicola Verlato che ha introdotto il movimento in Italia così come lo storyteller della pittura Gabriele Arruzzo.
“Fantasilandia”, curata da Julie Kogler, è una mostra che mette in luce gli aspetti più innovativi di uno scenario artistico pulsante e straordinario che comincia a spopolare nei più importanti musei internazionali. Ormai ricercatissimi dagli appassionati del genere e da una sempre crescente schiera di collezionisti del mainstream, gli artisti scelti per questa prima milanese sanno muoversi con abilità tra cultura pop e cultura alta cimentandosi in un figurativismo, espressione delle ultime estetiche del XXI secolo dove le nuove icone si fondono con un immaginario fantasioso che invita lo spettatore ad un viaggio sorprendente nel mondo onirico.
Gabriele Arruzzo
Nato a Roma (*1976), vive e lavora a Pesaro.
Il giovane pittore italiano con grande perizia attraversa i meandri della letteratura folcloristica popolare europea per generare dipinti che risentono di questi viaggi iniziatici. Con un tratto essenziale e deciso riesce a introdurre lo spettatore in un mondo dove le varie espressioni della cultura pop del passato e presente convivono in opere di forte impatto visivo.
Arruzzo ha esposto a Milano, Roma, Torino, Bologna. Nel 2009 ha partecipato alla mostra Una forza del passato – HangART-7 Edition 13 presso il Red Bull Hangar-7 di Salisburgo. Nel 2010 è fra i quindici artisti selezionati per il Premio Agenore Fabbri, le cui opere sono attualmente in mostra alla Stadtgalerie di Kiel (Germania) e verranno successivamente presentate a Trento, Palermo e Klagenfurt (Austria). La sua opera è stata presentata su riviste e cataloghi d’arte di rilievo.
Anthony Ausgang
Nato in Trinidad e Tobago (*1959), vive e lavora a Los Angeles.
Sin dal suo esordio artistico, Ausgang emerge come portavoce dell’ambiente lowbrow, legato alla cultura “bassa” dell’hot rod, all’illustrazione, fumetti, etc. Nel 1993 Ausgang è invitato a partecipare al Laguna Beach Art Museum alla mostra “Kustom Kulture” che illumina l’arte influenzata dalla cultura hot rod.
Nelle tele di Anthony Ausgang i protagonisti assoluti sono dei gattoni coloratissimi che ogni volta devono misurarsi con situazioni da film pulp tarantiniano. La componente post-pop è qui mescolata a una visione psichedelica e surreale.
Ausgang ha esposto in numerosi musei negli stati Uniti e in Europa..
Gary Baseman
Nato a Los Angeles (*1961) dove vive e lavora.
Celebrato come uno dei padri fondatori del Pop Surrealismo californiano, Gary Baseman ha vinto tre Emmy Awards per il cartoon “Teacher’s Pet”, prodotto da Disney. Inserito dal Entertainment Weekly magazine tra le 100 persone dell’“entertainment” più influenti del mondo, Baseman ha esposto i suoi dipinti in musei e gallerie in tutto il mondo e ha conquistato una vasta schiera di appassionati grazie ai suoi accattivanti oggetti (vinyl toys, borse, cappelli, ecc.) ad edizione limitata. L’artista si è da poco esibito al LACMA di Los Angeles.
Tim Biskup
Nato a Los Angeles (*1967) dove vive e lavora.
Al centro del bizzarro pantheon dell’artista pop surrealista californiano Tim Biskup sono collocati i cosiddetti characters figure metafore dal tratto semplice ma incisivo, che popolano i suoi quadri e con cui racconta fiabe di un mondo onirico fantasioso. L’artista parte da un’ispirazione legata all’illustrazione americana anni ’50 di Jim Flora che mescola a forme barocche estendendo la sua pittura anche alla performance e l’installazione con la quale riesce a dare vita tridimensionale alle sue creazioni.
Heiko Müller
Nato ad Amburgo (*1968) dove vive e lavora.
Ha eseguito il corso di laurea in illustrazione e design ad Amburgo.
Müller esplora la linea di confine tra l’arte folkloristica, l’estetica dei B-movie e i racconti pittorici dei Maestri fiamminghi. Oltre che in Germania, Müller ha esposto le sue opere in Estonia, a New York, Parigi, Basilea, Seattle e Los Angeles.
Gary Taxali
Nato in Chandigarh, (India) (*1968), vive e lavora a Toronto.
Nelle opere di Gary Taxali il presente e il futuro si fondono per dare forma alle sue fonti d’ispirazione, le quali sono i fumetti vintage e l’arte pubblicitaria. Il suo intento è di comunicare l’ironia e la comicità della cultura popolare.
Nel 2005 ha lanciato la sua prima linea di designer toys commissionata dal Whitney Museum di New York City. Oltre alle sue partecipazioni a mostre collettive e personali in tutto il mondo,è invitato a tenere lectures in molti istituti artistici e di design nel mondo. Ha prodotto copertine per dischi e libri.
Ha vinto numerosi award tra cui l’American Illustration, Communication Arts, Society of Illustrators, Society of Publication Designers, National Magazine, Advertising & Design Club of Canada.
Nicola Verlato
Nato a Verona (*1965), vive e lavora a Brooklyn.
L’artista che è stato invitato alla Biennale di Venezia nel 2009 sbalordisce per la sua straordinaria pittura dove i corpi dalla plasticità michelangiolesca si fondono con un immaginario ipermoderno talvolta ispirato ad importanti momenti del Rock, in un vortice sensoriale che tutto trascina in un mondo di inedita fantasia.
All’attivo Nicola Verlato ha numerose mostre in gallerie private, infatti è stato da poco ospite alla Jonathan LeVine Gallery di New York e alla galleria Davide di Maggio di Berlino; ha inoltre esposto in importanti musei tra cui il MACRO di Roma.
Eric White
Nato nello stato di Michigan (*1968), vive e lavora a Brooklyn.
Le opere di Eric White sembrano celate dietro un velo sottilissimo. Questo velo è forse l’esile membrana che separa il mondo reale dal regno onirico, terra d’infiniti incontri, sensazioni, bizzarrie. White scavalca continuamente questa stretta linea di confine creando una nuova dimensione che corrisponde meglio, forse, al limbo, alla fase di passaggio incerta in cui uno non sa dove andrà a finire. La percezione è alterata: le scene si svolgono o a freno tirato (al rallentatore) o accelerate a una velocità che non permette più la corretta individuazione dei soggetti, simile all’ebbrezza delle figure contorte di Francis Bacon.
White ha conquistato fama internazionale attraverso le sue tante mostre in molti paesi e può contare su un vasto gruppo di collezionisti.