El Gato Chimney, The Creations, 2025, Acquarello Tempera E Inchiostro Di China Su Carta, 150x30cm

8 maggio –  7 giugno 2025

Opening: giovedì 8 maggio ore 18

El Gato Chimney
In the Shadow of the Giant Frog

a cura di Ivan Quaroni

 

La galleria di Antonio Colombo presenta In the Shadow of the Giant Frog, mostra personale di El Gato Chimney, a cura di Ivan Quaroni. L’esposizione – la quinta dell’artista nella galleria milanese di via Solferino – inaugura giovedì 8 maggio 2025, consolidando un rapporto di collaborazione pluriennale.

Il titolo della mostra, In the Shadow of the Giant Frog, allude ad alcuni dei soggetti delle grandi chine su carta che rappresentano il più recente esito della produzione dell’artista, da sempre caratterizzata da una particolare attenzione verso gli aspetti magici e spirituali di differenti culture. Questo approccio antropologico lo ha portato, infatti, nel tempo a dare corpo a una sorta di Atlante Warburghiano di immagini che attingono a simboli e miti dei più disparati popoli della terra. Le nuove opere, imponenti e scenografiche, sono realizzate a china su carta con uno stile che rimanda a un mix tra sumi-e, tradizionale pittura a inchiostro, e shodo, antica arte della calligrafia, pur senza identificarsi con nessuno dei due stili.

«Questa mostra è una tappa importante della mia ricerca sul folklore e sulle credenze popolari», spiega l’artista. In particolare, le sue nuove opere reinterpretano alcune iconografie tradizionali giapponesi, adattandole a temi che riflettono timori e paure collettive di stretta attualità, dalle politiche di controllo e sorveglianza adottate nella rete web, alle preoccupazioni riguardanti i danni ambientali provocati dal fast fashion, fino alle conseguenze del cambiamento climatico in atto.

El Gato Chimney affronta questi temi attraverso un linguaggio che attinge tanto alle leggende e ai miti popolari del Sol Levante, quanto, inevitabilmente, al patrimonio dell’arte fantastica occidentale, dai Libri d’Ore medievali a Hieronymus Bosch e Pieter Bruegel il Vecchio. Soprattutto nei lavori “colorati” in parte derivati dalle sue precedenti Moleskine ed eseguiti su carte orizzontali che rimandano al formato degli emakimono (rotoli di racconti illustrati, diffusi nell’arcipelago giapponese tra l’XI e il XVI secolo), l’artista dispone una pletora di stravaganti ed enigmatiche figure. Sono i cosiddetti Yōkai, creature soprannaturali e demoni mutaforma che, secondo i racconti popolari, popolano le strade delle città nelle notti d’estate, sfilando in lunghe e grottesche processioni.

Accanto a queste creature magiche, ritroviamo i tipici personaggi zoomorfi che caratterizzano la pittura di El Gato Chimney, un campionario di esseri ibridi, quadrupedi lillipuziani dalle fattezze di scimmia, lepre, rospo, volpe o uccello, impegnati in una titanica lotta contro immani predatori, allegorie di inquietudini e apprensioni del nostro tempo.

 

El Gato Chimney (Marco Campori) è nato a Milano nel 1981, città in cui vive e lavora. Artista autodidatta, ha mosso i primi passi nel mondo della street art all’interno della scena hip-hop milanese, per poi intraprendere un percorso di approfondimento e ricerca in studio, orientato verso tematiche legate all’arte primitiva e sacra, l’esoterismo, lo spiritismo, il folklore e il realismo magico in letteratura. Attraverso una visione contemporanea, El Gato Chimney elabora queste influenze in opere dense di simbolismo e suggestioni surreali, dove il confine tra reale e immaginario si dissolve. Il suo universo visivo è popolato da animali antropomorfi, spesso adornati con maschere e abiti cerimoniali ispirati a tradizioni europee, oceaniche e orientali. Questi personaggi non solo incarnano vizi e virtù, ma fungono anche da custodi di significati nascosti, invitando lo spettatore a un’attenta osservazione e interpretazione.
Le sue opere evocano una forte spiritualità, in un linguaggio pittorico ricco di dettagli e colori vibranti. Ha esposto in gallerie e musei in Italia e all’estero, riscuotendo riconoscimenti a livello internazionale. Tra le pubblicazioni dedicate al suo lavoro si segnalano Nothing Is Real (Silvana Editore, 2016), The Encyclopedia Of Fernal Affairs (Francia, 2015) e Hunt And Gather (Mark Batty Publisher, Stati Uniti, 2010).

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