6.04 – 13.05.2000
NATHALIE DU PASQUIER – Ritratti di oggetti
a cura di Marco Meneguzzo
In questa nuova mostra da Antonio Colombo – la prima di sole grandi carte è stata nel 1998 – l’artista francese presenta una serie di tele e di pitture su pannelli di MDF, il cui soggetto potrebbe essere definito un “ritratto fuori scala” di oggetti quotidiani, come un vasetto, una pinzatrice, una tenaglia, una statuetta…
Lo spiazzamento che ne deriva, di fronte al gigantismo “nudo” di questi oggetti dipinti, ha radici lontane nella storia dell’arte, ma contemporaneamente aggiunge qualcosa al “reali-smo magico”, così come al “New Dada” o alla Pop, che sono i movimenti cui si potrebbe fare riferimento: di fatto, c’è tutto questo, ma la Du Pasquier riesce a sfuggire alle secche della citazione, attraverso un’apparente ingenuità (della scelta del soggetto, della tecnica pittorica) che costringe lo sguardo e l’intelligenza in un territorio concettuale che fa uso della memoria – storica, critica e artistica – e nello stesso istante se ne dimentica.
In autunno, a Bologna, presso la galleria LB Contemporary Art di Giampaolo Becherini si aprirà un’altra personale dell’artista.
Per entrambe le mostre sarà disponibile in galleria il catalogo con un testo di Marco Meneguzzo.
Nathalie Du Pasquier (Bordeaux, 1957) vive e lavora a Milano dal 1979.
Ha partecipato a numerose esposizioni in Italia e all’estero tra le quali ricordiamo le rassegne annuali con Le Cadre Gallery di Hong Kong, le mostre milanesi alla Galleria Jannone nel 1987 e 1994, nel 1993 a Edimburgo alla Fruit Market Gallery, a Mantova presso la Galleria Corraini (1996), nel 1997 a Belfast alla Fenderesky Gallery. Nel 1998 dopo la personale da Antonio Co-lombo Arte Contemporanea espone a Monaco, alla Christa Burger Galerie. Per il 2000 ha in programma mostre personali alla Fenderesky Gallery di Belfast (il 16 Febbraio), alla Rubicon Gallery di Dublino (il 12 Aprile) e alla galleria LB Contemporary Art di Giampaolo Becherini, a Bologna (dall’11 Maggio), due mostre collettive a Milano: al PAC,a cura di Alessandro Riva, e a Palazzo Durini, a cura di Antonio D’Avossa, e una al Consortium di Amsterdam, a cura di Chiara Guidi.