28.03 – 18.05.2010
LARS ARRHENIUS – Incanto
a cura di Luca Cerizza
Lars Arrhenius (Stoccolma, 1966), fa parte dell’ultima generazione di artisti scandinavi che stanno conquistando ampia visibilità e numerosi riconoscimenti, nel panorama artistico internazionale.
Alla sua prima personale in Italia, Arrhenius presenta tre diversi lavori, ognuno giocato su forme sintetiche e sottilmente ironiche di narrazione, legate a diversi soggetti: le circostanze, il denaro, la vita.
The Man without one Way (1999) è una serie di 171 immagini disegnate al computer, che rappresenta un frammento di vita quotidiana di un uomo qualunque. Arrhenius racconta la sua storia, dal momento in cui esce di casa a quando vi fa ritorno, attraverso vari incontri, incidenti, micro eventi che influenzano in modi diversi la narrazione, portandola a diversi sviluppi. Con questa serie, disposta nello spazio come una sorta di gioco per computer o una notazione musicale, Arrhenius ha conquistato una larga visibilità internazionale.
Domino (2000) è una serie che prosegue, con significative varianti, la struttura e le modalità espressive di The Man… Ancora la casualità, l’accidente, l’eventualità ricoprono un ruolo importante, nella storia di una banconota che passa attraverso diverse persone, luoghi ed eventi, in una successione di 74 immagini disposte, appunto, come il gioco del domino. Questa volta Arrhenius ha estratto da fumetti di diverse culture, le immagini che compongono la serie. Il risultato è un disegno dal carattere meno freddo e oggettivo, rispetto alla serie precedente, e non privo di accenni comici e grotteschi.
Il terzo lavoro presentato sarà Elizabeth (2000), una video animazione, che racconta la vita di una persona nello spazio di 5 minuti, in forme che ricordano le riprese velocizzate usate nei documentari scientifici e naturali.
Con i lavori presentati da Antonio Colombo, Arrhenius ci dà, quindi, un affresco ironico ma non privo di una nota amara, della vita dell’uomo, della sua precarietà e fuggevolezza, attraverso modalità vicine alla cultura popolare e ai linguaggi giovanili.
Lars Arrhenius (1966 Stoccolma) ha studiato a Stoccolma e ad Amsterdam. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in gallerie e spazi pubblici. Tra le personali più importanti ricordiamo: nel 2000 quelle alla Gallery Anet Gelink ad Amsterdam e alla Galleri Specta di Copenagen. Nel 1999 e nel 1998 alla Gallery Magnus Karlsson di Stoccolma. Tra le mostre collettive più importanti ricordiamo nel 2000 “Supersplit”, IASPIS al Buro Friedrich di Berlino e “Language is a virus from outer space” al Norrköpings Konstmuseum, in Svezia. Nel 1999 “Van het collectie”, allo Stedelijk Museum di Amsterdam.
Unica presenza in Italia, alla collettiva BIG alla Biennale di Arte Emergente di Torino nel 2000.