DANIEL JOHNSTON
DANIEL JOHNSTON è nato nel 1961 a Sacramento, in California.
Più giovane di cinque figli in una famiglia di fondamentalisti cristiani, si trasferiscono presto a New Cumberland, in West Virginia, dove il padre, ingegnere e pilota di caccia della Seconda Guerra Mondiale, trova lavoro presso la Quaker State. Disegnando per molto tempo prima di dedicarsi alla musica, Daniel ha imparato ad apprezzare artisti come John Lennon, Yoko Ono, Bob Dylan, David Bromberg, Queen, Neil Young, i Sex Pistols e soprattutto i Beatles.
Nel corso della sua carriera, le canzoni e i disegni di Daniel sono stati in qualche misura influenzati dalla sua continua lotta contro la depressione maniacale, che ha conferito una maggiore pregnanza ai suoi momenti di ricerca dell’anima. Il suo periodo di cinque mesi con il carney lo ha lasciato ad Austin, dove ha deciso di rimanere. Nel bel mezzo della scena musicale di quella città, a metà degli anni Ottanta, Johnston era un vero e proprio iconoclasta. Mentre continuava a distribuire gratuitamente le sue cassette, i negozi di dischi di Austin iniziarono a venderle; di fatto, divennero il best-seller locale. Di lì a poco, una troupe del fondamentale programma Cutting Edge di MTV venne in città e tutte le band di Austin suggerirono di presentare Daniel.
Nel 1992 firma con Atlantic Records e pubblica FUN, che vende 12.000 copie. Ma la sua stabilità mentale e la sua produttività non hanno prodotto un altro album fino al 1999 con la produzione di Brian Beatties Rejected Unknown.
Nel gennaio 2005, il lungometraggio documentario The Devil and Daniel Johnston è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival e ai festival cinematografici di tutto il mondo nello stesso anno.
Nel luglio 2017 Johnston ha annunciato il suo ritiro dalle esibizioni dal vivo e si è imbarcato in un ultimo tour di cinque date in autunno.
L’11 settembre 2019 il corpo senza vita di Daniel Johnston è stato rinvenuto nella sua casa di Waller, in Texas, probabilmente colpito da un attacco cardiaco durante la notte.
