Ho Un Appuntamento, 71×90 2000

23.05 – 14.07.2000

MARCO CINGOLANI – Ho un appuntamento

a cura di Marco Cingolani e Aldo Nove

Sono nato nel 1961 a Como, dal 1978 vivo a Milano. La mia ultima mostra a Milano è stata nel 1989, poi ho atteso a braccia conserte la nascita di una galleria dove le mie opere volessero andare. Finalmente, dopo aver girato l’Italia e il mondo, l’ho trovata e lì fra poco HO UN APPUNTAMENTO.
Sono un pittore e considero la pittura non un mezzo tra i tanti ma lo scopo: il basic instinct dell’artista è cambiare pittura. A cambiare i soggetti e le immagini ci pensa già la società, cambiare la pittura è difficile, per questo ci vuole l’artista. Così il Pittore diventa Associato di Dio nel mistero della creazione. Le mie grandi passioni sono la Bibbia e la cronaca nera, anzi vera. Il testo delle sacre scritture è il più grande libro di cronaca mai scritto: omicidi, tradimenti, amore e perdono che presentano i tratti immutabili dell’uomo. Nel fatto, anzi nel fattaccio come nel melò, c’è la massima concentrazione di spiritualità ed è da questo che parto per realizzare i miei quadri.
Agli inizi degli anni novanta dipingevo “L’attentato al Papa”, “Il ritrovamento del corpo di Aldo Moro” oppure la serie delle “Interviste” dense di personaggi compressi in uno spazio senz’aria.
Da alcuni anni lo stile è lentamente mutato, fino ad arrivare agli ultimi quadri dove la struttura non è più cercata nel disegno, ma costruita attraverso il colore. Enormi campiture di rosso fanno da letto a particelle di colore puro, dove anche l’ombra diventa luce. L’immagine viene costruita solo attraverso la pittura, come se il quadro si fosse formato da solo. Così sono nati i grandi quadri degli ultimi anni, come “San Luca cerca di dipingere” dove una caduta d’atomi cerca di far apparire il volto della Madonna sulla tela, oppure la saga di “Giacobbe che lotta contro l’angelo”, avvolto nella spirale del DNA tecnologico.
Per la mostra di Milano sto realizzando un’opera di grande formato dove una coppia innamorata è circondata da virtuosismi di accostamenti cromatici: lei è bellissima e aspetta un bambino, lui è forte e tenero e insieme guardano stupiti il disegno del cielo. Anche in “Osservatorio” alcune coppie impegnate in effusioni erotiche, vengono sommerse ed avvolte dalle stelle e dal cielo. Invece “Maria Callas in Via della Spiga” è una solidissima architettura dove la Divina Voce si presenta al pubblico con tutte le sue personalità sceniche. Insomma, altri quadri li sto finendo e non so esattamente dove mi porteranno. Sapete, in pittura l’unica parte del corpo che conta davvero è il polso, lì si nasconde il mistero della creazione, che a volte può essere una carezza, oppure un pugno: li troverete entrambi nella mostra da Antonio Colombo. Non dimenticare: hai un appuntamento!
P.S. Sono felicissimo di collaborare con lo scrittore Aldo Nove alla realizzazione del catalogo della mostra. Lui sta scrivendo un testo “densissimo” ed io lo nutro a Champagne e racconti erotici in cui sono ferratissimo. Aldo Nove, lo conoscete tutti, è uno scrittore eccezionale e soprattutto famoso anche in televisione. Comunque il suo ultimo libro è “Puerto Plata Market” edito da Einaudi, ma ad ottobre esce un nuovo romanzo, sicuramente ”densissimo”.

Marco Cingolani ha partecipato a numerose esposizioni in Italia e all’estero tra le quali ricordiamo le personali alla Galerie Raab di Berlino (1998), al Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma (1997), da Emilio Mazzoli a Modena (1995) e da Analix, Ginevra (1993), e come esponente di spicco dell’arte italiana anche a collettive a Salisburgo e allo S.M.A.K. Museum di Gent (1998), al PAC di Milano (1998), alla Galleria Continua di San Gimignano (1997), al Contemporary Art Museum di Seoul e al Eleftherias Center di Atene(1996) ed altre a Valencia Vienna, a Nicosia, a Madrid.

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